Il Ministero della Cultura, con la proposta del “piano dei borghi” ha saputo declinare in modo lungimirante l’obiettivo del Pnrr di creare una crescita sostenibile e di qualità che coinvolga aree meno sviluppate del territorio nazionale.
L’idea di avviare un confronto con le Regioni teso ad individuare ventuno borghi cui assegnare, ognuno, trenta milioni di euro, ha innescato uno straordinario meccanismo virtuoso volto a mettere in campo progetti ambiziosi che potranno dare nuova vita e nuove vocazioni a siti straordinari.
Tra questi merita una particolarissima attenzione la scelta della Regione Sardegna che ha proposto Ulassai, il paese dove è nata, nel 1919, ed ha a lungo vissuto Maria Lai, la più importante artista italiana del XX secolo ed una delle più affascinanti artiste di sempre.
L’aspetto peculiare di questa scelta? Assumere il linguaggio dell’arte contemporanea quale strumento per leggere ed interpretare il territorio, per coinvolgere la comunità, per riqualificare e valorizzare il patrimonio storico architettonico e l’ambiente.
Ma chi era Maria Lai? Stiamo parlando di una personalità molto complessa, che partendo da un paesino dell’entroterra sardo (Ulassai appunto), ha saputo non solo confrontarsi con i linguaggi contemporanei ma anche di portare a questi un contributo la cui forza ed originalità è stata tardivamente e forse nemmeno completamente riconosciuta.
Maria Lai ha caparbiamente mantenuto legami con la sua terra e il suo essere donna della sua terra: ha lavorato moltissimo con i tessuti, con il cucito, usando la tecnica del ricamo; saperi antichi che, alle sue mani, si sono rivelati formidabili strumenti per creare un nuovo linguaggio carico di significati concettuali e gravido di capacità immaginativa.
Nel 1981, l’otto settembre, Maria Lai dette vita, proprio ad Ulassai, ad una azione denominata “legarsi alla montagna” che, nel panorama artistico internazionale, ha assunto un significato rivoluzionario: invita tutti gli abitanti del paese a legare, con un nastro azzurro, le abitazioni tra di loro e poi con la montagna che sovrasta il paese. Un lavoro di tessitura che unisce le persone, le loro vite, il territorio che occupano (la montagna), che invita ad interrogarsi sul significato di comunità; l’arte diviene spunto per il dialogo e, partendo dal piccolo paese di Ulassai e dai suoi abitanti reali ed in carne ed ossa, li trascende, per restituirci un messaggio universale.
Su questa linea, la proposta ora finanziata con il PNRR, denominata “Dove la natura incontra l’arte”, si muove sul percorso proposto da Maria Lai e propone Ulassai e il suo territorio come modello internazionale di comunità sostenibile fondato sul patrimonio dell’arte, dell’ambiente, dell’identità e della qualità delle relazioni sociali.
Il paese è scandito dalla presenza di numerose opere dell’artista, opere che non ne fanno semplicemente un museo a cielo aperto, ma che si presentano per la loro capacità di stimolare l’immaginazione e la riflessione. Il progetto prevede un ampio coinvolgimento delle popolazioni e comprende 38 iniziative nei settori della valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico, del presidio del territorio, degli eventi culturali, dell’animazione territoriale della ricettività turistica; ma anche sostegno all’economia e alle famiglie, intervenendo sulle scuole e sull’offerta educativa.
L’innovazione digitale è la direttrice trasversale a tutti gli interventi per trasformare e proporre Ulassai come una smart community. Come non vedere che, proprio attraverso le tecnologie smart, che consentono di relazionarsi da qualsiasi luogo ed ovunque, è possibile, come il nastro azzurro di Maria Lai, rigenerare realtà e comunità che la centralizzazione industriale del ventesimo secolo aveva emarginato?
L’intero progetto prevede un ampio coinvolgimento della popolazione locale utilizzando, tra l’altro la metodologia dei living labs, già ampiamente testata nei processi di rigenerazione urbana.
Un progetto di grande qualità ed un invito a conoscere Ulassai e l’artista Maria Lai cui, volentieri e con entusiasmo, ci uniamo.
DOTT. ANTONIO BERTELLI
Ecco il link dell’avviso:
https://cultura.gov.it/pnrr-borghi